venerdì 3 giugno 2011

Aids: giovani confusi e poco informati, in Italia cresce il sommerso





Roma, 26 nov. (Adnkronos Salute) - Una malattia che "si trasmette attraverso i liquidi interni", nei "bagni pubblici" o anche con "i baci, se si ha una feritina alle gengive". E se la differenza tra Hiv e Aids sembra un mistero, per proteggersi non resta che utilizzare "solo cose che ho già usato", o "fare una specie di test annuale". Dopo 25 anni dall'inizio dell'epidemia l'Aids resta ancora un rebus per molti giovani italiani, e non stupisce che in parallelo cresca il sommerso. Oltre il 60% dei casi di Aids diagnosticati nel 2008 in Italia, infatti, ha riguardato persone che hanno scoperto la loro sieropositività solo al momento della diagnosi. Lo ricordano gli esperti riuniti oggi a Roma, presso la Facoltà di Scienze della comunicazione dell'Università Sapienza, in occasione della cerimonia di premiazione della II edizione del Premio giornalistico Riccardo Tomassetti, riservato agli 'under 35' impegnati a comunicare la malattia. Per 'tastare' il polso ai ragazzi, sono state realizzate delle interviste ad hoc in un ateneo della Capitale. Una mini-indagine che ha permesso di scoprire che informazioni errate, confuse o fantasiose sono ancora troppo diffuse fra i giovani. E' come se, di fronte alla malattia, gli studenti universitari "fossero sulla luna, come se questo problema li riguardasse solo alla lontana", commenta Mario Morcellini, preside della Facoltà di Scienze della comunicazione della Sapienza. Così si trascura la prevenzione e si ignora il test, perdendo tempo prezioso per entrare in trattamento e dimenticando quelle precauzioni - primo fra tutti il preservativo - che potrebbero diminuire il rischio di diffusione dell'infezione, evidenzia Fiore Crespi, presidente Anlaids. Abbattere il muro di silenzio, sorto in questi anni intorno a una malattia che mette a rischio soprattutto i giovani, è proprio l'obiettivo del Premio intitolato alla memoria del giornalista scientifico scomparso nel 2007, a 39 anni. La seconda edizione si è conclusa con un incontro davanti a una platea di studenti, futuri professionisti dell'informazione. Ricordando che l'Hiv non si ferma: in Italia nel 2007 sono state segnalate 1.679 nuove diagnosi di infezione, aumenta l'età media al momento della diagnosi e cambia la modalità di infezione. Diminuiscono i tossicodipendenti e crescono i casi attribuibili a trasmissione sessuale (etero e omo/bisessuale). In circa il 17% delle nuove diagnosi non si riesce nemmeno a stabilire la modalità di trasmissione del virus. "Sapere salva la vita", sottolinea Filippo Von Schloesser, presidente di Nadir Onlus, associazione che ha realizzato un video con due moderni 'Adamo ed Eva' appartati in giardino, per spingere i giovani italiani a fare il test. I ragazzi del filmato vengono salvati da un rapporto a rischio grazie a un serpente-grillo parlante, che li invita a fare l'analisi finchè c'è ancora tempo. "Oggi si fanno pochi esami - ricorda l'esperto - con il risultato che i pazienti trattati in Italia sono la metà di quelli in Spagna: il sommerso cresce e molti scoprono di avere l'Aids quando la malattia è già conclamata. Dobbiamo ricordare a tutti che la terapia somministrata al momento giusto è cruciale" per poter rallentare l'evoluzione della patologia. Se per parlare ai giovani occorre conoscere e usare il loro linguaggio, condito di emozioni, gli esperti intervenuti oggi hanno sottolineato l'importanza di una informazione puntuale e mirata sui comportamenti a rischio e sulle possibilità di difendersi, a patire dai rapporti protetti: può essere la 'chiave' per contrastare davvero la diffusione di questo virus. I vincitori dell'edizione 2009 nelle diverse categorie del Premio sono: per le agenzie e i quotidiani Federico D'Ascoli ('Torna l'incubo AIDS. Discriminato sul posto di lavoro', La Nazione), per i periodici Laura Avalle ('AIDS: Un nemico non ancora sconfitto', Vero Salute) e Giulia Dellepiane ('Il Test che salva vite umane', Futura), per il web Paola Zanca ('AIDS, parapiglia al ministero: guai a chi parla di preservativo', L'Unità.it), per le radio Simone Luciani ('Lotta all’AIDS', Radio Circuito Econews). L'iniziativa è promossa dalle principaliaAssociazioni italiane impegnate nella lotta contro l'Hiv/Aids, Anlaids, Positifs, Cica e Nadir Onlus, con il sostegno di Pfizer Italia e il patrocinio del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti.

(articolo tratto dal sito: www.adnkronos.com)

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