Kiev -
Prostituzione e Aids sono tra le piaghe più dolorose che affliggono l’
Ucraina e, secondo alcuni osservatori, l’arrivo di circa 800 mila appassionati di calcio da tutto il continente con
Euro 2012 potrebbe aggravare ulteriormente la situazione. Nel Paese c’è però chi demonizza gli Europei ormai alle porte, come il
movimento femminista Femen,
famoso per le proteste a seno nudo, molto efficaci a livello mediatico,
e chi come l’ong Aids Alliance ritiene che si tratti di un fenomeno
passeggero che non porterà grossi cambiamenti nel mercato della
prostituzione.
L’Ucraina è il Paese europeo in cui il virus dell’
Hiv è maggiormente diffuso.
Secondo i dati pubblicati nel 2007 dall’Unaids, i sieropositivi nella
repubblica ex sovietica sono circa 410.000, cioè l’1,46% della
popolazione adulta. La percentuale, secondo un’indagine dell’istituto di
sociologia di Kiev, toccherebbe però addirittura il 9% tra le
prostitute, che in Ucraina si stima siano tra le 63 mila e le 93 mila
(ma appena 12 mila secondo il governo).
A dispetto del vorticoso
aumento dei prezzi degli alberghi, i primi appassionati di calcio sono
già arrivati in Ucraina, e con loro puntuale un buon numero di clienti
delle prostitute. Alcune ragazze fanno il mestiere più antico del mondo
da tempo, altre approfitteranno del gran numero di stranieri per
assicurarsi delle entrate extra, magari trasferendosi per l’occasione in
una delle quattro città del torneo. Le organizzazioni umanitarie si
attendono che tra loro vi siano anche numerose minorenni provenienti da
realtà disagiate e magari schiave di organizzazioni criminali.
«Già da due anni stiamo denunciando i problemi che affliggeranno l’Ucraina con Euro 2012 - dice
Inna Shevchenko,
un’attivista di Femen -. È già successo, l’Ucraina si è trasformata in
un grande bordello. Chiunque sa che in questo Paese è facile per gli
uomini soddisfare i propri istinti sessuali. È come un fast food». Inna
ha 22 anni ed è una delle leader del gruppo Femen, per lei la colpa di
tutto è del governo e dell’Uefa «che stanno organizzando il campionato
in questo Paese perché qui si possono guadagnare soldi in maniera molto
facile. Qui - prosegue - ci sono donne molto belle ma anche molto povere
e poco istruite che non hanno alternative diverse dall’essere schiave a
casa, al lavoro o nel mercato della prostituzione». Quando le si chiede
di motivare le accuse che rivolge al governo del suo Paese e all’Uefa
si limita a rispondere che «il governo ucraino ha interesse a sviluppare
la prostituzione perché è davvero un buon business», con il quale «loro
fanno soldi, la ragione è molto semplice».
È invece molto più
cauto Kostiantin Pertsovski, un dirigente di Aids Alliance in Ucraina,
una ong che si batte contro il diffondersi dell’Aids con campagne di
prevenzione e informazione, distribuendo preservativi alle prostitute e
permettendo loro di fare gratuitamente il test dell’Hiv. «Ovviamente -
spiega - ci sarà un aumento della prostituzione durante Euro 2012,
perché ci saranno più persone in Ucraina, ma non credo che queste poche
settimane lasceranno un segno duraturo. Noi non vediamo tutta questa
migrazione di massa di prostitute verso le città di Euro 2012. Ogni
estate c’è un aumento del turismo sessuale in alcune aree dell’Ucraina,
come la zona di Odessa e la Crimea. Adesso sta succedendo una cosa
simile». Pertsovski ammette che «ci sono ragazze che dalle campagne
vanno verso le città in cui si giocheranno gli Europei, ma non così
tante come sembra ascoltando i media». Infine assicura che Aids Alliance
«sta preparando del materiale informativo anche per le nuove arrivate, e
opuscoli in inglese in stile `calcistico´ per i tifosi. Distribuiremo
materiale informativo e preservativi nelle zone dedicate ai tifosi»,
precisa.
http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2012/06/07/APYmQrfC-prostitute_ucraina_allarme.shtml#axzz1xeumABK0